Se la perfezione non esiste, non si può raggiungere, nè tantomeno la si può trovare. Trovare il lavoro perfetto.....preparare la torta pefertta.......essere uno zio perfetto. E cosi via.
Di conseguenza, insistere per raggiungere o trovare la perfezione, perchè altrimenti sarebbe "accontentarsi", probabilmente è un errore.
O almeno...è giusto tendere e avvicinare la perfezione, perchè significa gratificare sè stessi, gli altri, e la propria dignità. E' un errore pretendere di doverla raggiungere, per avere soddisfazione.
Implicazioni: la perfezione, se fosse, sarebbe, sempre nei gusti e nelle propensioni di ciascuno, attribuibile a una sola cosa/persona. La torta perfetta è solo cosi, non altrimenti. La moglie perfetta può essere solo cosi, non altrimenti. Il fisico perfetto può essere solo cosi.
Ammettere che la perfezione non esiste, significa ampliare il campo. Io un giorno riesco a preparare una torta non perfetta, ma eccezionale, cioè uno dei massimi livelli che io possa raggiungere. Ebbene, una torta parimenti eccezionale, probabilmente, riuscirei a prepararla anche in altri modi. Con altri ingredienti. Con altri tempi. Perchè ogni modalità va a tendere alla perfezione da una strada diversa, altrettanto intrigante e affascinante.
Anche la propria personale bellezza può seguire possibili diverse strade. Qualunque cosa. Ovviamente, si può sempre migliorare, e se possibile, si deve farlo, ma intanto ci si può rendere conto che qualcosa, pur non essendo perfetto, può essere il massimo per noi!
Tutto ciò potrebbe essere definito come "accontentarsi"? se si, non è poi un male.
Oltretutto, cercare di forzare il conseguente e naturale dispiegamento delle cose, dei tempi, dei pensieri, dei meccanismi, facendo cosi del male al nostro impegno, molto probabilmente rompe un delicato meccanismo che fa si che si perda anche quella imperfetta ma congenita e spontanea meraviglia di quanto abbiamo di eccellente.
Nella scelta del mio mutuo, ho voluto strafare, cercando una perfezione non ottenibile, non raggiungibile, e sorvolando su possibilità non perfette ma ottime per me. Ora ne pago dazio.
Ma l'insegnamento, sempre che sia corretto (beneficio del dubbio) potrebbe valere per tutto ciò che ci riseva la vita.
Ma è anche vero che, come dice Hobbes,
primum vivere, deinde philosophari
Ecco, io vorrei essere come Hobbes.....
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